giovedì 28 aprile 2011

Aperture domenicali, l'opinione di Stelio Mondini

Stelio Mondini, militante comunista di vecchia data e proprietario di una piccola macelleria ha accettato di rispondere a qualche domanda per la nostra rivista in qualità di promotore del ricorso contro la decisione del Consiglio di Stato di dare il permesso ai commercianti di tenere aperto il giorno di San Giuseppe. Con il sostegno di Unia il ricorso è stato vinto ed i negozi sono rimasti chiusi.

L.S. Un'ennesima battaglia, Stelio, con quale motivazione continui a lottare?

S.M. Ci tengo ad essere franco, se mi sono impegnato in questa battaglia non l'ho fatto per difendere gli interessi dei piccoli commercianti. Tanti di questi avrebbero voluto rimanere aperti, non perché non gli piace riposarsi di tanto in tanto, ma perché tanti sono con l'acqua alla gola, stanno perdendo terreno rispetto alle grandi superfici di vendita. La motivazione è per me molto più diretta, io sto con le commesse e i commessi e nessuno di questi avrebbe voluto passare la festa del papà al lavoro.

L.S. Di fatti, e pensare che la maggior parte dei nostri governanti sono cristiani. Tu cosa ne pensi de ruolo della politica in tutto questo?

S.M. C'è un asse chiaramente spostato a destra, che va dalla Lega, il PPD e liberisti vari. Il Gigio Pedrazzini è stato quello che ha fatto pendere l'ago della bilancia per l'apertura di San Giuseppe, vista l'assenza di Sadis il suo voto in qualità di presidente valeva doppio. Se non altro adesso non ci saranno più di questi problemi, dopo queste elezioni cantonali con l'allenza Beltraminelli, Gobbi, Borradori ci sarà la necessità di battersi con maggior intensità per la difesa delle condizioni di lavoro delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.

L.S. C'è chi invoca la concorrenza dall'Italia per giustificare le aperture, cosa ne pensi?

S.M. Ora io mi chiedo se dobbiamo prendere esempio dall'Italia. Mi pare che la maggior parte dei concittadini siano piuttosto scettici su quel che succede al di là della frontiera, non penso che copiare il modello iper consumistico italiano sia la miglior cosa da fare. Se non riusciamo a vedere tutto quello che abbiamo nei negozi è forse perché ne abbiamo lasciati aprire troppi? A volte mi chiedo davvero se certa gente ha ancora tutte le tegole al suo posto. Sui giornali qualcuno ha scritto che con il ricorso abbiamo negato il diritto di “shopping”!!

L.S. Quindi hai anche sentito di favorevoli alle aperture?

S.M. Se ne ho sentite! Telefonate anonime di insulti tra i più volgari, anche se quello che più mi ha ferito è stato quando mi hanno dato del “lazzarone”. Dopo 46 anni di lavoro come macellaio questo era sicuramente il peggior epiteto che mi potevano dare. Ai favorevoli alle aperture domenicali chiedo se non hanno niente di meglio da fare la domenica che infilarsi nei negozi, magari anche con i bambini. Ma la gente oggi non apprezza più stare in compagnia, attorno ad un tavolo o passeggiando nella nostra bellissima natura?