lunedì 9 maggio 2011

Iniziativa salario minimo 4'000 fr

Concretamente cosa propone l'iniziativa

In primo luogo si tratta di inserire nella Costituzione elvetica il principio di un salario dignitoso che garantisca una vita decente e rafforzi la posizione dei lavoratori nei confronti dei padroni. Per fare questo l'USS propone una modifica della Costituzione come segue :

I. La Costituzione federale è modificata come segue:

Art. 110A Protezione dei salari (nuovo)
  1. La Confederazione e i Cantoni adottano misure intese a proteggere i salari sul mercato del lavoro.
  2. A tal fine promuovono in particolare la determinazione nei contratti collettivi di lavoro di salari minimi usuali per il luogo, la professione e il ramo, nonché la loro osservanza.
  3. La Confederazione stabilisce un salario minimo legale. Quest'ultimo vale per tutti i lavoratori come limite inferiore vincolante del salario Per rapporti di lavoro particolari, la Confederazione può emanare normative derogatorie.
  4. Il salario minimo legale è adeguato periodicamente all'evoluzione dei salari e dei prezzi, ma almeno nella misura dell'indice delle rendite dell'assicurazione vecchiaia e superstiti
  5. Le normative derogatorie e gli adeguamenti del salario minimo legale all'evoluzione dei salari e dei prezzi sono emanati con la collaborazione delle parti sociali.
  6. I Cantoni possono stabilire supplementi vincolanti al salario minimo legale.

II. Le disposizioni transitorie della Costituzione federale sono modificate come segue:

Art. 197 n.8 (nuovo)
8. Disposizione transitoria dell'art.110a (Protezione dei salari)
  1. Il salario minimo legale ammonta a 22 franchi all'ora. All'entrata in vigore dell'articolo 110a sarà aggiunta l'evoluzione dei salari e dei prezzi di cui all'articolo 110a capoverso 4 intervenuta dall'anno 2011.
  2. I cantoni designano l'autorità competente per l'esecuzione del salario minimo legale.
  3. Il Consiglio federale pone in vigore l'articolo 110a al più tardi tre anni dopo la sua accettazione da parte del Popolo e dei Cantoni.
  4. Se entro tale termine non sarà posta in vigore una legge d'esecuzione, il Consiglio federale emana mediante ordinanza, con la collaborazione delle parti sociali, le necessario disposizioni esecutive.

Riassumendo si tratta di introdurre l'obbligo costituzionale di un minimo salariale che non potrà essere in nessun caso riveduto al ribasso (eccetto situazioni particolari non meglio precisate). Questo punto, nel caso fosse effettivamente approvato, consisterebbe in una delle più grandi conquiste per i lavoratori e le lavoratrici in Svizzera dal 1848 ad oggi.

I sindacati manterrebbero la possibilità di firmare contratti collettivi di lavoro che prevedono dei salari minimi, ma che non potranno essere più bassi del minimo legale. I Cantoni potranno anch'essi fissare dei minimi salariali migliorativi del salario minimo legale fissato dalla Confederazione.

Il salario minimo sarà adeguato almeno rispetto al rincaro delle rendite AVS, ma delle deroghe verso l'alto e verso il basso possono essere ottenute con l'accordo tra i partner sociali.

Alla sua introduzione il salario minimo sarà di almeno 22 fr all'ora. Questo salario corrisponde ad un salario di 4'000 fr al mese per 42 ore alla settimana.

1. L'unità dei lavoratori.
In primo luogo l'iniziativa potrà essere un catalizzatore per l'unità dei lavoratori e delle lavoratrici. Con un salario minimo si garantisce che al disotto di 4'000 fr nessuno può accettare un lavoro, frenando così la concorrenza verso il basso tra i lavoratori, in particolar modo il dumping salariale. Attualmente i padroni possono approfittare della disperazione di molti lavoratori, che pur di riuscire trovare un lavoro, individualmente accettano condizioni salariali che in certi casi sono inferiori ai 2'500 fr al mese. Un salario minimo legale farà in modo che tutti i lavoratori salariati in Svizzera abbiano una battaglia che li unisce.
L'individualizzazione del sistema di lavoro, ulteriormente rafforzatasi negli ultimi 30 anni, ha disgregato di molto la capacità di organizzarsi della classe operaia e dei funzionari pubblici. Questo indebolimento, che non ha ancora trovato una risposta sindacale efficace, ha permesso al padronato svizzero di attaccare tutta una serie di diritti acquisiti, senza incontrare resistenza, o quasi.
L'idea di ritrovare una soluzione collettiva, dove a pagare dovranno essere giocoforza i padroni, è una scelta che in primo luogo fa l'interesse di tutta la classe operaia, ponendo quindi le condizioni per l'unità d'azione.
L'introduzione del salario minimo legale è quindi una misura che si può considerare riformatrice, nel senso che modifica il rapporto di forza tra capitale e lavoro, in favore di quest'ultimo. Questa è la ragione principale per la quale i comunisti aderiscono all'iniziativa dell'USS.

2. Contro la pauperizzazione
Negli ultimi anni, soprattutto dopo la deregolamentazione portata dai bilaterali, lo sviluppo di fenomeni come le agenzie interinali, i lavori subappaltati, contratti temporanei di ogni genere, legali o meno, hanno avuto un forte effetto di dumping salariale.
In Svizzera ci sono 400'000 lavoratori che guadagnano meno di 22 fr all'ora o 4'000 franchi al mese. Rispetto a questi salari miseri, va ricordato come ¾ di coloro che ricevono meno di 4'000 fr al mese sono donne. Per questa ragione è particolarmente importante impegnarsi in questa battaglia affinché si possa mettere fine all'ancora scandalosa disparità salariale tra uomo e donna.
Inoltre, alcune fasce sociali sono particolarmente a rischio del fenomeno detto dei working-poor (lavoratori poveri), in particolare le donne sole con i figli a carico, persone anziane, lavoratori e le lavoratrici stranieri o poco qualificati. Con l'iniziativa dell'USS tutti i lavoratori con un salario al disotto dei 4'000 avranno un aumento salariale, che in certi casi potrà ammontare 1'500-2'000 fr lordi. C'è chi è critico sulla cifra, ma in questo momento è molto più importante far passare il principio, poi si faranno le lotte per aumentare il salario minimo, che ad ogni modo non è comunque sgradevole.
In definitiva l'iniziativa è una proposta che favorirà soprattutto un movimento rivendicativo per l'aumento generalizzato dei salari, in percentuali ben più alte di quelle rivendicate negli ultimi anni. Questo argomento dovrebbe essere sviluppato e messo in pratica dai militanti comunisti che si occupano della questione sindacale.

3. Non sarebbe un danno per l'economia, al contrario
Rivendicare un forte aumento salariale permette di mettere in risalto quanto siano sfruttati i lavoratori e le lavoratrici e quanto invece si accaparrano i padroni. Con un salario minimo legale di 4'000 fr al mese ci saranno aumenti in certi casi del 30%. In molti casi questo costo influirebbe tuttavia meno del 10% sui costi di produzione. I tassi di profitto e le remunerazioni dei manager rappresentano il vero problema per l'economia. Si tratta di mettere in evidenza l'ingiustizia del sistema capitalista in modo molto concreto. Non è certo risparmiando sui salari che le imprese vinceranno la guerra tra squali.
Gli stabilimenti non chiudono perché costa troppo la mano d'opera, ma soprattutto perché quando si deve reinvestire in nuovi mezzi di produzione, si preferisce farlo la dove è più semplice amministrativamente, ma anche dove ci sono dei servizi logistici di qualità a disposizione.
Solo con degli investimenti nel personale ad ogni livello si può garantire uno sviluppo qualitativo che potrà mantenere in forza l'apparato produttivo nazionale. Anzi, sarebbe auspicabile prendere questa direzione per diminuire la dipendenza dal settore finanziario alquanto instabile e pericoloso rispetto al buon funzionamento dell'economica interna.

4. Frenare il lavoro nero e il non rispetto delle condizioni vigenti
Rafforzando il potere d'acquisto dei lavoratori si potranno liberare molti lavoratori e molte lavoratrici da situazioni lavorative e di vita assolutamente precarie e più facilmente portate a cadere nell'illegalità. Se a qualcuno mancano soldi per vivere dignitosamente, più facilmente sarà propenso a lavorare in nero, al sabato, accumulando straordinari su straordinari, rinunciando a dei diritti. Molti lavoratori potranno uscire da questa situazione grazie al salario minimo.

5. l'autonomia sindacale
Con un salario minimo, anche il lavoro sindacale sarà più semplice, perché si risolverebbero alcuni fenomeni di dumping che richiedono molte energie per essere risolti. Queste potranno essere usate per sviluppare tra i lavoratori e le lavoratrici una coscienza e una conoscenza più approfondita del sistema capitalista e di come questo deve essere superato.
Il fatto che i sindacati non saranno più ricattabili sui dei salari più bassi di 4'000 fr, indebolirà molti degli apparati sindacali, che attualmente firmano opportunisticamente dei CCL con salari minimi inferiori ai 4'000 fr o senza salari minimi tout court. Praticamente tutti i sindacati professionali in Svizzera conoscono questo fenomeno.

Anticipare le argomentazioni padronali e dei partiti borghesi
L'idea che con l'introduzione dei salario minimo ci sarà uno schiacciamento dei salari medi deve essere combattuta con forza. L'unica cosa che l'iniziativa chiede è di alzare i salari più bassi di 4'000.- fr, se poi i padroni tenteranno di abbassare i salari medi starà ai lavoratori e alle lavoratrici attualmente meglio posizionati sapersi opporre con le misure di lotta adeguate.
Un'abbassamento dei salari medi a causa del salario minimo legale, non è d'altronde credibile perché i livelli salariali si distinguono soprattutto tra categorie professionali. Non è perché le cameriere non potranno più essere pagate 2'500 fr al mese, che i i maestri dovranno vedere i loro stipendi abbassati, la stessa cosa vale tra idraulici e muratori o tra camionisti e giornaliste, ecc.
I soldi che i padroni metteranno per il salario minimo dovranno andare a pescarseli dai loro profitti, questo è quello che i militanti comunisti dovrebbero rispondere a questa critica, almeno in prima battuta.
In seguito si svilupperanno altre questioni come la necessità di aumentare i prezzi, la perdita di concorrenzialità, il pericolo della delocalizzazione o l'aumento della disoccupazione. Delle risposte adeguate a questi temi vanno ulteriormente approfondite, ma deve essere chiaro che alla fine dei conti non si potrà trovare altre soluzioni che il rovesciamento del potere della borghesia e l'organizzazione dello Stato dei lavoratori.
La cosa importante da tenere da mente è : se l'economia deve massimizzare i profitti, hanno ragione gli avversari del salario minimo, se invece l'economia deve essere una produzione pianificata collettivamente, in modo da poter rispondere ai bisogni materiali, sociali e culturali della popolazione e rispettare l'ambiente, ha ragione chi difende il salario minimo. Ad ognuna di queste due visioni corrisponde un interesse di classe. I lavoratori dovranno sapersi confrontare ad una dura battaglia per vincere questa lotta, sarà per cui necessario cercare di favorire al massimo l'unità dei lavoratori e della classe operaia, fondata sulla condivisione dei principi della lotta e la conoscenza dell'importanza di questa.

Evitare le critiche settarie e anti-produttiviste, ma riconoscere le debolezze
È necessario precisare, viste certe tendenze a sinistra, che non si tratta di favorire il consumismo, perché la coscienza nel consumare la si acquista quando si a tempo per farsela, non quando si riducono i salari e si costringe la gente a lavorare di più. L'unico motivo per cui nel sistema capitalista si riducono i salari è quello di aumentare i profitti immediati e salvaguardare i profitti de monopoli imperialisti.
4'000 fr sono pochi, si poteva puntare più in alto, ma ora la proposta concreta che gira è questa. La direzione dell'USS ha fatto i suoi calcoli ed ha proposto questa cifra, noi sappiamo che in molti casi 4'000 franchi al mese non bastano, ma è ora importante battersi per conquistare il diritto ad un salario minimo legale, affinché sia ancorato alla costituzione.

Necessità di una mobilitazione generale per appoggiare la proposta
Negli ultimi anni si è visto come sia difficile per la sinistra vincere delle votazioni popolari, in particolare delle iniziative. Di grande sostegno sarebbe una mobilitazione massiccia dei lavoratori e delle lavoratrici del nostro paese. Organizzare delle lotte operaie per rivendicare il salario minimo di 4'000 – almeno – sia a livello aziendale che settoriale è importante per riuscire a far passare il messaggio. Sarebbe opportuno che le direzioni sindacali si schierino apertamente per la lotta in sostegno delle classi subalterne. È probabilmente giunto il momento per l'USS di decidersi se abbandonare una pace del lavoro, che da settant'anni sta ingabbiando il movimento operaio svizzero.