domenica 6 aprile 2014

Il 18 maggio vota SÌ al salario minimo di 4'000.- Franchi


  • Per i 300'000 lavoratori poveri che guadagnano meno di 4'000 e quindi non riescono a vivere.
  • Per le donne che sempre più spesso si ritrovano sole con figli a carico e non ce la fanno a mantenere la loro famiglia
  • Per gli operai delle industrie e del commercio, dove spesso i salari sono inferiori a 4'000.- fr nonostante i loro datori di lavoro siano ricchissimi
  • Per le regioni di frontiera come il Ticino, dove i paesi vicini in forte crisi incitano i disoccupati a cercare lavoro in Svizzera a qualsiasi costo.
Diamo un po' di respiro ai lavoratori e le lavoratrici, sostenendo l'introduzione immediata di un salario minimo di 4'000 fr, come lo chiede l'iniziativa dell'Unione Sindacale Svizzera (USS). Per far fronte alla crisi e sostenere i ceti popolari, finalmente! nel 2009 l'USS ha deciso, pressata dalle forze della sinistra radicale, tra cui il Partito Svizzero del Lavoro, di lanciare un'iniziativa popolare per un salario minimo, legale, per tutti e tutte. La proposta in votazione il 18 maggio è : 4'000 mensili per 42 ore a settimana.
L'USS ha presentato una proposta che convince, infatti se lo scopo è quello di risolvere il problema dei bassi salari, introducendo nella legge un principio che unisce tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici si frena la guerra tra poveri sostenuta dall'estrema destra.
La borghesia con la solita propaganda allarmista avverte la fine dell'universo se la proposta dovesse passare, sbandierando un aumento della disoccupazione che risuona come una presuntuosa presa in giro, visti i tassi che vanno ben oltre le statistiche truccate dell'Ufs. Il problema della disoccupazione si risolve favorendo la creazione di posti di lavoro sicuri, dove al lavoratore viene riconosciuta la propria dignità di essere umano. La garanzia di un salario che permette di vivere dignitosamente è uno dei postulati fondamentali di ogni società civile.
Ricordiamoci che in Svizzera non tutti approfittano dell'immessa ricchezza dell'impero finanziario elvetico. Le lavoratrici e i lavoratori che faticano ad arrivare alla fine del mese sono sempre di più e la miseria non ha passaporto. L'iniziativa potrebbe si preoccupare qualche piccolo commerciante o ristoratore, ma con l'aumento generalizzato dei salari, la crescita sarà tale che le difficoltà saranno compensate.
La vittoria di questa iniziativa sarebbe di obbligare numerosi monopoli e multinazionali a pagare un salario con il quale si può tentare di sopravvivere in Svizzera. Basta salari da fame presso: Migros, Coop, Manor, Fox Town, Mac Donnald, Swatch, Riri, Consitex, Gucci, Diamond, Schindler, Payot, ecc.

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